Nitrocellulosa

 

Noto anche come nitrato di cellulosa o fulmicotone, vedremo poi perchè, è una sostanza altamente infiammabile risultante dalla nitrazione della cellulosa ottenibile con l'esposizione all'acido nitrico.

 

 

La Nitrazione, è un processo chimico mediante il quale uno o più atomi d'idrogeno di un composto organico sono sostituiti con un uguale numero di gruppi nitrici -NO2.

L'uso della nitrocellulosa, oltre che per la produzione di polveri infumi, è noto nel mondo della fotografia, per la produzione di coloranti e di tessuti (Raion), in campo medico e farmacologico per alcuni derivati come il Collodio.

La storia della scoperta della nitrocellulosa è piuttosto curiosa.

Pare che intorno al 1830 un chimico francese, Henri Braconnot, scoprì che miscelando acido nitrico e fibre vegetali si otteneva un combustibile con proprietà leggermente esplosive. Il composto fu chiamato Xyloïdine.

Alcuni anni più tardi, intorno al 1840, altri due chimici francesi Thelophile e Pelouze trattarono allo stesso modo la carta ma, anche in questo caso, il risultato fu una miscela instabile (Nitramidine) e inutilizzabile sia come carburante sia com'esplosivo.

Si dovette aspettare il 1846 perchè il chimico tedesco Friedrich Schönbein, scoprisse la nitrocellulosa. La scoperta avvenne nella cucina di casa quando rovesciò per puro caso una bottiglia d'acido nitrico concentrato. Immediatamente, l'uomo, asciugò il tutto con un panno di cotone e lo appese accanto al camino. Non appena il panno fu asciutto, il chimico vide un lampo seguito da un boato (da qui fulmicotone).

Il panno era esploso.

Questo fatto stimolò il chimico che lavorò per stabilizzare ancora di più il risultato e ci riuscì usando una miscela di cotone, acido nitrico e acido solforico.

Col tempo la tecnica si è raffinata molto anche se non si discosta troppo, in linea di principio, da quella dettata da Schönbein. Si sono cambiate le dosi dei reagenti e usati diversi tipi di fibra ma i migliori risultati sono arrivati da processi in cui i nitranti agiscono lentamente.

Attualmente vi sono a disposizione diversi tipi di nitrocellulosa, classificati in base alla presenza di un numero maggiore o minore di molecole d'acido nitrico:

Tipo
Num. molecole
Formula
Mononitrica
1
C24H39(NO2)O20
Binitrica
2
C24H38(NO2)2O20
Trinitrica
3
C24H37(NO2)3O20
Tetranitrica
4
C24H36(NO2)4O20
Pentanitrica
5
C24H35(NO2)5O20
Esanitrica
6
C24H34(NO2)6O20
Eptanitrica
7
C24H33(NO2)7O20
Ottonitrica
8
C24H32(NO2)8020
Enneanitrica
9
C24H31(NO2)9O20
Decanitrica
10
C24H30(NO2)10O20
Endecanitrica
11
C24H29(NO2)11O20
Dodecanitrica
12
C24H28(NO2)12O20

 

Le uniche di interesse balistico sono le nitrocellulose decanitriche, endecanitriche e dodecanitriche (cotone fulminante o fulmicotone o trinitrocellulosa).

 

 

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